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   18 marzo 2005                                            

 


Adesso i ragazzi hanno laloro biblioteca

Momo- Sabato 19 l'inaugurazione all'interno dell'istituto comprensivo; tanti altri progetti in corso

 MOMO - Grande novità all'istituto comprensivo: sabato 19 alle 10 sarà inaugurata la nuova biblioteca della struttura. Sarà presente alla manifestazione, nella veste di madrina, Maria Adele Garavaglia, autrice novarese di romanzi e testi scolastici. La nuova biblioteca sorge all'interno dell' istituto ed è dotata di tre sale: una di documentazione, una. destinata alla lettura e ad attività di animazione ed una dedicata ai laboratori. La struttura sarà a disposizione, oltre che degli alunni momesi, anche degli studenti  delle zone limitrofe.

 

Grande attesa per l'evento, soprattutto tra i bimbi che hanno anche partecipato ad un 'concorso' per realizzare il logo della biblioteca (vinto da Agnese Verdina). Un prezioso servizio a disposizione di una struttura dalla ricca offerta formativa, con un occhio di riguardo all'inglese: «Abbiamo istituito lezioni con insegnanti madrelingua della British school - spiega il dirigente scolastico Domenico Bresich mentre alle medie, stiamo inserendo ormai solo classi bilingue». Grande attenzione è riservata anche all'educazione musicale ed artistica dei ragazzi con un corso di musica

 

Logo biblioteca ideato da Agnese Verdina della Scuola Primaria di Suno

Il nuovo logo della biblioteca

ed un laboratorio teatrale che quest' anno ha come tema il viaggio. Le esperienze più significative saranno poi riportate sul giornalino d'istituto 'Cammin crescendo', anche in versione on line sul ricco 'Sito www.isticomomo.it.

 

 Inoltre, quest'anno, i ragazzi delle medie stanno lavorando al progetto pluridisciplinare 'Oltre i confini', basato sulla raccolta di testimonianze di ex emigranti e di extracomunitati.
Il filo conduttore sarà l'abbattimento del razzismo. L'iniziativa si concluderà con una pubblicazione cartacea ed un cd. Infine, i ragazzi sono impegnati anche in una raccolta fondi per la ricostruzione di una scuola in Bosnia.

                       Simona Moia