| Il Collegio Docenti dell'Istituto, su invito del Dirigente Scolastico, ha aderito a progetti di solidarietà adottando una bimba di otto anni che vive a Nibagdo, un villaggio in Burkina Faso, ed un ragazzo quattordicenne etiope.
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 Le due adozioni sono state fatte tramite il CIAI (Centro Italiano Aiuti all'Infanzia) che provvederà, grazie al nostro aiuto, a fornire ai bambiniil necessario per la sopravvivenza garantire l'acquisto del materiale scolastico assicurare la somministrazione delle cure sanitarie di base e di tutte le vaccinazioni necessarie
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Al momento dell'adesione è stata inviata la documentazione iniziale sui bambini e sull'ambiente in cui vivono. Questi bimbi hanno avuto da subito un volto e un nome preciso. In qualche modo, possiamo dire che è avvenuto un incontro. (la documentazione sarà distribuita in tutti i plessi dell'Istituto )
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Se il bambino è il primo destinatario del nostro aiuto, il bambino non è però un essere isolato. Vive in un contesto, in una famiglia, in una comunità, in una città o in un villaggio, in un paese. Conoscere meglio la realtà in cui il bambino vive significa conoscere un po' meglio anche lui, i problemi che lui e tanti altri bambini e adulti che vivono la sua stessa situazione si trovano ad affrontare.
Leggi i documenti per conoscere meglio la realtà in cui vivono i bambini :: Burkina Faso -  :: Etiopia - |
Ecco le storie dei nostri bimbi: Therese.Z. e' una bambina di 8 anni orfana di padre. Vive insieme alla mamma in una classica famiglia allargata composta da 12 persone. Suo padre era poligamo, ha lasciato tre mogli e di conseguenza numerosi figli.
Sua madre riesce a stento a provvedere ai bisogni primari di tutta la famiglia e non può assolutamente permettersi di sostenere le spese di istruzione per sua figlia.
Possiedono soltanto un "forage", un pozzo trivellato per l'approvvigionamento di acqua potabile, ma non hanno alcun mezzo di sussistenza.
T. sta frequentando il cp1, il primo anno del ciclo preparatorio, equivalente alla nostra prima elementare ma, senza un aiuto economico, non potrà continuare il suo percorso scolastico.
Il sostegno a distanza sarà di grande aiuto per T. e per la famiglia in cui vive.
Beneficerà di tutte le cure sanitarie necessarie, di un pasto al giorno e avrà la possibilità di continuare a frequentare la scuola.
Eyob e' un ragazzino di 14 anni orfano di padre, deceduto nel 1993 quando Eyob aveva appena un anno di vita. Vive con la mamma e una sorella maggiore in una casa, in affitto, costruita con fango e legna.
Sua madre è cieca e da quando è morto il padre è costretta a mendicare per strada per riuscire a guadagnare qualcosa. Purtroppo le entrate sono insufficienti e riescono a stento a soddisfare i propri bisogni primari.
La madre ha dovuto, inoltre, affidare alla sorella, altri due figli, avuti dal successivo marito, poiché non era in grado di occuparsene. Anche l'ultimo marito e' deceduto dopo 6 anni.
Si trovano, comprensibilmente, in gravi difficoltà e, per loro, è assolutamente impossibile riuscire a sostenere anche le spese di istruzione.
Di recente i due ragazzi sono stati costretti ad abbandonare la scuola. Selamawit per poter guadagnare qualcosa con piccoli lavori saltuari di fatica, Eyob per restare a casa ad occuparsi della madre.
Il sostegno a distanza sarà di grande aiuto per Eyob e per la sua famiglia.
Potranno beneficiare di tutte le cure sanitarie adeguate, assicurarsi almeno un pasto al giorno e Eyob avrà la passibilità di tornare a studiare per completare il suo percorso di studi. Potrà pagare le tasse scolastiche e tutto il materiale necessario per frequentare la scuola e avere l'opportunità di costruirsi un futuro migliore.
La scelta di sostenere un bambino a distanza richiede un rinnovo dell’impegno di anno in anno. L’impegno, ove possibile, mira ad accompagnare il/la bambino/a sostenuto fino alla conclusione degli studi. Siamo certi che il nostro impegno durerà nel futuro! |
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